I 14 fondamentali di Fordyce: una ricetta per la felicità?
Negli anni settanta lo studioso di psicologia positiva Michael Fordyce mette a punto un programma in grado di incrementare la felicità, nato dai risultati di numerosi studi che si sono focalizzati sugli aspetti che accomunano le persone felici. Secondo l’autore i fondamentali della felicità sono le caratteristiche che differenziano le persone felici da quelle infelici e rappresentano gli aspetti basilari che ogni individuo può apprendere per combattere lo stress e migliorare la propria condizione di benessere psicologico. Si tratta di elementi cognitivi e comportamentali che producono felicità favorendo un cambiamento nelle convinzioni profonde. Proviamo a vedere insieme quali sono:
1- Essere più attivi e tenersi occupati: ovvero dedicarsi quotidianamente a molte attività.
2- Passare più tempo socializzando: ovvero partecipare ad attività sociali contribuisce a creare sentimenti di soddisfazione, supporto e appartenenza che si sommano alle sensazioni di generale felicità.
3- Essere produttivi svolgendo attività che abbiano un significato: ovvero impegnarsi ed essere produttivi in una attività ritenuta ricca di significato come un lavoro soddisfacente.
4- Organizzarsi meglio e pianificare le cose: organizzare sia progetti a breve che a lungo termine permette di godere dei piccoli risultati quotidiani mentre procrastinare porta senso di colpa e favorisce sentimenti svalutanti.
5- Smettere di preoccuparsi: preoccupazioni e ruminazione minano la felicità, nutrono i disturbi di ansia e depressione. Secondo la teoria time-clock, più tempo sarà dedicato alle preoccupazioni meno se ne può dedicare alla felicità.
6- Ridimensionare le proprie aspettative e aspirazioni: conoscere le proprie risorse e i propri limiti aiuta a domandare alla vita quello che siamo capaci di ottenere per esserne soddisfatti e felici. Avere aspettative esagerate e non in linea con le proprie capacità porta verso la frustrazione e la delusione.
7- Sviluppare pensieri ottimistici e positivi: chi pensa di poter realizzare qualcosa è invogliato a darsi da fare e il suo comportamento aumenterà le probabilità di conseguire il risultato positivo. L’ottimismo permette anche di modulare l’impatto degli eventi sulle nostre emozioni e aiuta ad affrontare meglio le difficoltà.
8- Essere orientati sul presente: il tempo della felicità è il presente; i pensieri orientati negativamente sul passato portano a rivivere dispiaceri e traumi e si associano a pensieri di perdita, colpa o fallimento. I pensieri orientati negativamente sul futuro portano preoccupazione e limitano le energie da dedicare al presente.
9- Lavorare a una sana personalità: Per avere una condizione di benessere ed essere felici è necessario apprezzarsi, accettarsi, conoscersi, aiutarsi ed essere sé stessi.
10- Sviluppare una personalità socievole: le personalità estroverse sono più portate verso l’altro. Essere disponibili e gentili con gli altri, oltre ad aumentare la probabilità di conoscere persone significative, aumenta anche la probabilità di ricevere rinforzi positivi.
11- Essere sé stessi: imparare a conoscersi ed essere autentici massimizza la probabilità di instaurare relazioni con persone che ci apprezzano per quello che siamo, questo implica l’essere spontanei, autentici e proporsi agli altri in maniera aperta e onesta.
12- Eliminare sentimenti negativi e problemi: Immaginiamo che la nostra mente sia come una pentola a pressione riempita da rimorsi, sensi di colpa, risentimento, insicurezza, paure e che col tempo questi ingredienti si accumulino. Senza far sfiatare la pentola, la pressione crescerà fino a farla scoppiare. Ciò significa che se la mente si sovraccarica di esperienze e sentimenti negativi correrà il rischio di “ammalarsi”.
13- I rapporti intimi sono la fonte principale di felicità: le relazioni intime sono molto importanti per la felicità e tra queste quella coniugale riveste un ruolo particolare. Le relazioni tra persone felici si fondano sul piacere e non sul bisogno e il rapporto deve essere espressione di pienezza, non di mancanza.
14- Considerare la felicità la priorità numero 1: è indispensabile considerare la felicità come una priorità nella vita di tutti i giorni e il suo raggiungimento come la maggior occupazione. Le persone felici considerano importante ottenere felicità e ogni giorno si impegnano per stare bene. Questo si traduce con un alto grado di consapevolezza delle proprie fonti di felicità e una maggiore sensibilità per le emozioni piacevoli.
La Psicologia Positiva pone maggiore attenzione al benessere e alla felicità delle persone. Rivendica il ruolo che le emozioni positive, i tratti positivi, e le istituzioni positive hanno nel rafforzare il benessere dell’individuo. La persona è vista come il frutto dell’integrazione reciproca tra tre diverse componenti: biologica, psicologica e sociale. Viene restituita all’individuo la capacità di attivarsi e procurarsi uno stato di benessere. Proprio in questa chiave va letta la formula della felicità di Fordyce che individua le aree dove questa attivazione dovrebbe fare la differenza in termini di felicità/infelicità. Secondo l’autore è importante conoscere quello che rende le persone felici perché imitandole e modificando le proprie azioni, i propri pensieri e lo stile di vita quotidiana, si può diventare più felici.
Secondo Goldwurm la felicità non va vista come un’emozione fugace e fuori dal controllo della persona, ma come una condizione di lungo respiro che dipende dai propri valori, atteggiamenti e stili di vita. Non si nasce felici, ma è importante impostare una visione ottimistica del proprio mondo interno e esterno.
La psicologia positiva ci insegna che gran parte delle cose che abbiamo e otteniamo dipendono dal nostro approccio mentale, la felicità non deriva quindi dalla fortuna o da elementi totalmente al di fuori del nostro controllo, ma può essere condizionata dalla nostra volontà e dalla lettura che attribuiamo agli avvenimenti esterni. I fondamenti di Fordyce riguardano diverse aree (conoscenza di sé, socializzazione, relazioni, realizzazione di sé, proprie strategie organizzative) che non sempre nel percorso di una persona possono essere in armonia, qualora ci sia qualche difficoltà specifica è bene non sentirsi frustrati o inadeguati, ma affidarsi al supporto di uno psicoterapeuta per apprendere prospettive e strategie nuove, utili al proprio benessere.
Per approfondimenti: M.W. Fordyce, A program to increase happiness: Further studies, Journal of Counseling Psychology, 1977.