L'autostima è un concetto importante nel campo della psicologia, si riferisce alla valutazione soggettiva e globale che una persona fa di sé stessa. Riguarda il senso di valore, l’importanza e la fiducia in sé stessi; influisce sulla percezione di sé, sulle emozioni, sulle azioni e sulle interazioni con gli altri. Un'alta autostima è caratterizzata da un senso positivo di sé, una fiducia nelle proprie capacità, un'autopercezione di valore e un’importanza personale. Una persona con un'autostima sana tende ad accettarsi per ciò che è, a trattarsi con gentilezza e a riconoscere i propri punti di forza, senza cercare continuamente l'approvazione o la conferma dagli altri. D'altro canto, una bassa autostima è caratterizzata da un'autopercezione negativa, una scarsa fiducia in sé stessi e una tendenza a criticarsi e svalutarsi. Una persona con una bassa autostima può sentirsi insicura, inadeguata e avere una visione negativa di sé stessa.
L'autostima può essere influenzata da molteplici fattori, tra cui le esperienze di vita, l'educazione, le relazioni interpersonali, il contesto sociale e culturale. È importante sottolineare che l'autostima non è un costrutto statico e immutabile, può essere coltivata e sviluppata nel corso della vita attraverso l'auto-riflessione, il lavoro su sé stessi e la costruzione di esperienze positive che rafforzino la percezione di valore e fiducia in sé stessi.
L’autostima si conquista attraverso le esperienze personali, non può esserci donata da altri. Giorgio Nardone
Come possiamo capire se abbiamo una buona autostima?
Una persona con un'autostima sana si considera degna di amore, rispetto e felicità, indipendentemente dai successi o dai fallimenti che può incontrare nella vita, inoltre accoglie l'accettazione delle proprie debolezze, imperfezioni e differenze individuali, senza cercare di conformarsi alle aspettative degli altri. Un elemento cruciale è la fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità, nei propri talenti e nelle proprie decisioni, si crede maggiormente di poter affrontare le sfide e raggiungere i propri obiettivi con successo. Chi ha una buona autostima è in grado di prendere decisioni autonomamente, di pensare in modo critico e di agire in base ai propri valori e alle proprie convinzioni, senza dipendere eccessivamente dall'approvazione degli altri. L’autostima favorisce anche la resilienza, ovvero la capacità di affrontare le avversità, superare i fallimenti, riprendersi dalle delusioni, imparare dagli errori e adattarsi alle situazioni difficili. L’autostima influenza anche le relazioni interpersonali, quando si ha una buona autostima è più probabile stabilire relazioni sane e appaganti: si è in grado di stabilire confini sani, comunicare in modo assertivo e sviluppare legami basati sul rispetto reciproco.
Lavorare per sviluppare un'autostima positiva può portare a una maggiore felicità, autenticità e successo nella vita. Diversi studi hanno evidenziato come avere un dialogo interno positivo può aumentare l’autostima.
Butler e Hackman hanno esaminato in una ricerca l'effetto delle affermazioni positive nel dialogo interno sulla performance e sull'autostima. I partecipanti che hanno utilizzato un dialogo interno positivo durante un compito hanno riportato un aumento significativo dell'autostima rispetto al gruppo di controllo.
Wood et altri hanno esaminato in un’altra ricerca l'impatto delle affermazioni positive sul dialogo interno e sull'autostima. I partecipanti che sono stati incoraggiati a utilizzare affermazioni positive nella loro mente hanno mostrato un miglioramento dell'autostima e una maggiore resilienza in seguito a un feedback negativo.
Un altro studio interessante è stato condotto da Zenger e Folkman che ha esaminato l'effetto del dialogo interno positivo sulla leadership e sull'autostima. I risultati hanno mostrato che i leader che utilizzavano un dialogo interno positivo avevano un'autostima più elevata e erano in grado di gestire meglio lo stress e le sfide.
Questi studi suggeriscono che il dialogo interno positivo può svolgere un ruolo significativo nell'aumento dell'autostima. Utilizzare nella propria mente pensieri e parole incoraggianti e motivanti può influenzare positivamente la percezione di sé stessi, favorendo un valore personale e una fiducia in sé stessi maggiori. Viene realizzato attraverso una comunicazione interna alla nostra mente, in cui vengono usati pensieri e parole positive, incoraggianti e costruttive verso noi stessi.
Il dialogo interno positivo può influenzare profondamente il nostro stato mentale, le nostre emozioni e le nostre azioni, ecco alcuni aspetti da considerare:
• dobbiamo usare pensieri positivi, come affermazioni incoraggianti, parole di gratitudine, fiducia e ottimismo, per aiutarci a costruire una mentalità più ottimista e resiliente di fronte alle sfide;
• per affrontare situazioni difficili, superare i timori e motivarci verso il successo possiamo utilizzare parole di conforto e motivazione;
• usare parole di amore e accettazione verso noi stessi ci aiuta a riconoscere che siamo umani e che possiamo commettere errori;
• sostituire le credenze limitanti con pensieri positivi più realistici può farci sentire meno minacciati dall’insuccesso;
• parlare a noi stessi con gentilezza e fiducia può essere un'importante fonte di motivazione che ci aiuta a sviluppare un'immagine più positiva di noi stessi e ad acquisire la motivazione per perseguire i nostri obiettivi;
• riorientare la nostra mente verso pensieri positivi e prospettive più costruttive trasforma la critica interna in parole di sostegno e ci aiuta a trovare soluzioni creative per affrontare i problemi;
• parlare a noi stessi in modo positivo richiede pratica e consapevolezza, è importante diventare consapevoli dei nostri pensieri negativi e sostituirli con quelli positivi, per assicurarsi una maggiore fiducia in sé stessi, resilienza e benessere emotivo complessivo.
Qualche suggerimento pratico per sviluppare un buon dialogo interno positivo?
Inizia ad essere consapevole dei tuoi pensieri e del modo in cui ti parli nella tua mente. Prendi nota dei pensieri negativi o critici che emergono e cerca di sostituirli con pensieri positivi. Osserva come ti parli quando affronti situazioni diverse nella tua vita quotidiana. Identifica eventuali schemi di pensiero negativi o auto-svalutanti. Poi, cerca di riorientare il tuo dialogo interno verso pensieri più positivi e costruttivi. Una volta che hai individuato i pensieri negativi, sostituiscili con affermazioni positive. Ad esempio, invece di pensare “Non sono abbastanza bravo/a”, sostituiscilo con “Sono capace e pronto/a ad affrontare questa nuova sfida”. Quando commetti un errore o affronti una situazione difficile, anziché giudicarti duramente, cerca di essere compassionevole verso te stesso, come faresti con un amico che si trova nelle stesse circostanze. Focalizzati sui tuoi punti di forza, sui progressi compiuti e sulle cose positive nella tua vita. Esprimi gratitudine per ciò che hai e apprezza i tuoi successi, anche quelli apparentemente piccoli. Evita di confrontarti con gli altri in modo negativo. Concentrati sulla tua crescita personale e accetta che ognuno ha un percorso unico. Celebra i successi degli altri senza giudicarti o criticarti in modo negativo. Con il tempo, il dialogo interno positivo può diventare una parte naturale del tuo modo di pensare, influenzando positivamente il tuo benessere e il tuo atteggiamento verso te stesso e gli altri.
Il dialogo interno positivo richiede pratica costante. Bisogna iniziare con piccoli passi ed essere paziente con sé stessi. Gli studiosi di psicologia e comportamento sono ormai concordi nel sostenere che utilizzare un linguaggio positivo ci aiuta a migliorare la percezione che abbiamo di noi stessi: le parole che scegliamo possono addirittura modellare e trasformare i rapporti che intratteniamo e la realtà che ci circonda. Se, ad esempio, alzandoci al mattino, continuiamo a ripetere a noi stessi che ci sentiamo stanchi, la fatica che avvertiamo ci sembrerà insormontabile. Troviamo un modo per esprimere il concetto in modo alternativo, ad esempio “Oggi sarà una giornata dura, ma ce la posso fare!”, oppure: “Oggi devo trovare un momento per prendermi una pausa e dedicarmi a me”. Quando in ufficio viene il nostro turno di parlare, invece di replicare con un “Non importa, era solo una sciocchezza, ne avete già parlato” proviamo con: “Concordo pienamente, ma aggiungerei che…”, oppure esprimiamo il nostro pensiero senza premesse. E quando qualcuno ci ringrazia per l’aiuto o si complimenta con noi per un’idea brillante, non rispondiamo “È stata una sciocchezza, in fondo non ho fatto nulla”, ma accettiamo il complimento e limitiamoci a un “Grazie, è stato un piacere essere utile”.
Vi lascio con una frase bellissima di Seneca che dovrebbe farci riflettere su quanto la nostra capacità di risvegliare il dialogo interiore e condurlo in positivo, volendoci un po’ più di bene, possa portare a evolverci favorendo un valore personale e una fiducia maggiori e aumentando la nostra autostima: “Mi chiedi qual è stato il mio progresso? Ho cominciato a essere amico di me stesso”.
Per approfondire:
Butler, L. D., & Hackman, J. (2011). A positive role for reflexivity in maintaining self-esteem: Self-affirmation enhances the quality of performance. Journal of Personality and Social Psychology, 100(1), 131-147.
Wood, J. V., Perunovic, W. Q., & Lee, J. W. (2009). Positive self-statements: Power for some, peril for others. Psychological Science, 20(7), 860-866.
Zenger, J. H., & Folkman, J. R. (2012). The extraordinary leader: Turning good managers into great leaders. McGraw-Hill Education.